Mese: Aprile 2010
Prosegue il ciclo di appuntamenti dell OPV per la scuola nellambito del progetto Attivamente promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. LOPV, da sempre attenta alla diffusione della musica, dedica questi incontri alle generazioni più giovani, soprattutto agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, con lintento di accrescere il loro interesse e le loro conoscenze attraverso lezioni-concerto pensate appositamente per gli ascoltatori più piccoli.
Mercoledì 7 aprile 2010 presso lIstituto Comprensivo Chinaglia a Montagnana e giovedì 8 aprile 2010 nella Scuola Primaria a Selvazzano Dentro lOPV propone Ein musikalischer Spass K 522 di W. A. Mozart e la Sinfonia dei giocattoli in do maggiore di J. Haydn, preceduti dalla presentazione di Mario Folena, primo flauto dellOPV. Sabato 17 aprile 2010 nella Scuola Media J. F. Kennedy di Santa Giustina in Colle, invece, Maffeo Scarpis dirige I Fiati dellOrchestra di Padova e del Veneto ne La Cenerentola di G. Rossini.
Ein musikalischer Spass, Uno scherzo musicale, è una composizione del 1787 di Wolfgang Amadeus Mozart. La satira elaborata dal compositore ha, come punto di riferimento, quegli autori di sgraziate composizioni eseguite spesso da musicanti poco esperti. La Sinfonia dei giocattoli, invece, fu composta probabilmente da Joseph Haydn, anche se nel tempo è stata attribuita, tra gli altri, a Michael Haydn e Leopold Mozart. La composizione, tipica del classicismo viennese, risulta semplice e di carattere allegro, e agli strumenti dellorchestra classica sono affiancati strumenti-giocattolo come un piccolo tamburo rullante, una raganella e una trombetta.
La fiaba di Cenerentola, personaggio creato dal celebre scrittore francese Charles Perrault (1628-1703), venne tradotta in italiano per la prima volta da Carlo Collodi (1763-1845) e messa in scena in forma di opera da Gioachino Rossini nel 1817 a Roma. Nella versione qui proposta, le letture della fiaba sono alternate con lesecuzione di brani rossiniani trascritti per dodici strumenti a fiato e contrabbasso da Mario Folena. Il ruolo dei cantanti nelle arie è assunto di volta in volta da uno strumento a fiato solista (oboe, clarinetto, fagotto), che si esibisce in virtuosismi tecnici e melodici.
Per informazioni sulle attività dellOPV dedicate alle scuole è possibile contattare Anna Linussio ai recapiti telefonici dellOrchestra o allindirizzo giovani@opvorchestra.it.
Biglietti
- INTERO € 20
- RIDOTTO UNDER 35 € 20
I biglietti sono in vendita online su WEBtic e dal 15 marzo anche presso Gabbia Dischi (via Dante 8, Padova). Si precisa che i posti non sono numerati: la scelta del posto nella pianta risponde esclusivamente ad una esigenza di carattere tecnico e non è in alcun modo vincolante.
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- Concerto di Primavera
Ha sempre la valigia pronta Philippe Graffin, uno dei dieci migliori violinisti di oggi secondo lautorevole magazine britannico Classic FM . Francese, 45 anni, Graffin vive a Londra, dove è conosciuto per alcuni importanti progetti di musica da camera alla Wigmore Hall, e fa la spola con gli Stati Uniti da quando è stato nominato artista in residence allUniversità di New York.
Poi cè il Festival Consonance a St. Nazaire, di cui è direttore artistico, e unagenda concertistica che lo porta in giro per il mondo (una delle prossime tappe sarà lItalia, Padova: il 6 e il 7 maggio, suonerà il Concerto op. 61 di Elgar con lOrchestra di Padova e del Veneto). Inevitabile, insomma, che questa intervista si svolga a bordo di un taxi diretto allaeroporto.
Maestro, perché ha scelto il Concerto di Elgar per il pubblico italiano?
Perché è molto bello e perché questanno è il centenario della sua prima esecuzione: fu Fritz Kreisler a tenerlo a battesimo a Londra, il 10 novembre 1910. Da ogni nota emerge la personalità di questo straordinario virtuoso che collaborò con Elgar alla stesura della parte violinistica.
Lei è noto anche per aver riscoperto brani rari o dimenticati: concerti per violino di Fauré, Saint-Saens, Samuel Coleridge Taylor. Quale ritiene sia il più importante?
Sono particolarmente orgoglioso di aver portato alla ribalta la partitura originale del Poème di Chausson, che è per quartetto darchi, pianoforte e violino.
Dove lo ha trovato?
È stato un appassionato a scovare il manoscritto a Parigi, tra le bancarelle sulla Senna. Lo ha mostrato ad un esperto studioso di Chausson e alla fine la partitura è arrivata a me.
Lei ha detto che uno degli incontri decisivi è stato con Menuhin: ce lo racconta?
Lo conobbi in Austria al Concorso Kreisler, dove arrivai tra i finalisti, mentre lui era tra gli ospiti donore. Poi abbiamo suonato insieme e mi ha insegnato molte cose. Ma soprattutto in Menuhin mi sembrava di sentir rivivere lanima musicale di Enescu. Le sue idee, il suo stile, il suo modo di suonare venivano tutti da lì.
Ha suonato anche con unaltra leggenda. Rostropovich. Comè andata?
È stato un caso, mi chiamarono per sostituire Maxim Vengerov. Fu un concerto memorabile, anche perché scoprii quello che sarebbe diventato uno dei miei compositori preferiti: il russo Rodion Shchedrin.
Nel suo repertorio cè molta musica contemporanea: i suoi autori preferiti?
Oltre a Shchedrin, mi vengono in mente Vytautaus Barkauskas, David Matthews, Yves Prin, Vassili Lobanov e Philippe Hersant.
Perchè secondo lei il pubblico continua ad essere diffidente verso gli autori di oggi?
È vero, purtroppo molti brani hanno solo prime e nessuna seconda o terza esecuzione. Forse dipende dal modo in cui noi interpreti suoniamo, oppure dal fatto che nelle programmazioni ci sono barriere troppo rigide tra scuole ed interpreti.
Come artista in residence allUniversità di New York, cosa importerebbe volentieri in Europa del modello americano?
Primo, la disciplina. Secondo, la cura estrema del suono: lì le sale hanno unacustica molto secca e bisogna conquistare ogni decibel. E poi la musica da camera, che per loro è un elemento essenziale nella formazione di un musicista.
Perchè ha scelto un violino di Domenico Busano, costruito a Venezia nel 1730?
Ha un suono meraviglioso, non particolarmente potente, ma dolce e seducente, caratteristico della scuola veneziana.
Lei è stato incoronato dal “Classic FM” tra i dieci migliori violinisti. Chi metterebbe nella sua personale “Top-ten”?
Sicuramente Menuhin, Heifetz e Milstein. E poi Gidon Kremer, Pinchas Zuckermann, e , anche se poco conosciuto, il belga Arthur Grumiaux.
Alice Bertolini , Suonare News ©, Aprile 2010 Anno 16, n. 160
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I biglietti sono in vendita online su WEBtic e dal 15 marzo anche presso Gabbia Dischi (via Dante 8, Padova). Si precisa che i posti non sono numerati: la scelta del posto nella pianta risponde esclusivamente ad una esigenza di carattere tecnico e non è in alcun modo vincolante.
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