Comunicati

Michele dall’Ongaro a Padova per l’OPV

15 Gen 2020

Michele dall’Ongaro è il nuovo compositore in residenza dell’Orchestra di Padova e del Veneto.
Dal 22 aprile al 27 maggio 2020 la quinta edizione di
Lezioni di suono vedrà il compositore protagonista di un inedito viaggio attraverso la storia della musica.

L’Orchestra di Padova e del Veneto e il Direttore musicale e artistico Marco Angius accolgono a Padova il compositore Michele dall’Ongaro, titolare della nuova residenza artistica dell’OPV, che trova forma grazie alla collaborazione e al sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, dell’Università degli Studi di Padova, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione del Veneto.

Compositore, autore e conduttore televisivo, Presidente e Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, nonché uno tra i più apprezzati divulgatori musicali, Michele dall’Ongaro sarà il protagonista della quinta edizione delle Lezioni di suono, l’innovativa serie ideata da Marco Angius che prevede la presenza costante dell’orchestra, pronta a interagire con gli spunti e le sollecitazioni offerte dal compositore-relatore, in una successione che passa dai concetti ai suoni in tempo reale.

Avviata per la prima volta nel 2016 alla presenza del compositore Salvatore Sciarrino, l’originale formula di approfondimento musicale si è consolidata all’interno delle successive Stagioni musicali dell’OPV grazie al contributo di Ivan Fedele, Giorgio Battistelli e Nicola Sani, trovando un’ampia diffusione televisiva sui palinsesti nazionali di Rai5 grazie a 15 produzioni video originali trasmesse in prima e seconda serata con un successo di share oltre qualsiasi previsione.

La presenza di Michele dall’Ongaro a Padova sancisce un rapporto fertile e duraturo sia con il direttore Marco Angius che con l’Orchestra di Padova e del Veneto. La prima collaborazione che li ha visti coinvolti risale infatti al 2013, in occasione di Checkpoint, l’incisione monografica per l’etichetta discografica Stradivarius. Il disco rappresenta il primo contributo del rilevante progetto discografico che l’Orchestra di Padova e del Veneto ha dedicato al repertorio del Novecento italiano e contemporaneo, che accoglie una serie di incisioni in prima mondiale. A distanza di anni, la collaborazione avviata nel segno di Checkpoint, si fortifica oggi con il nuovo progetto di residenza.

Articolata in tre appuntamenti, la quinta serie di Lezioni di suono si terrà dal 22 aprile al 27 maggio 2020 presso la Sala dei Giganti al Liviano di Padova.

Fissato per mercoledì 22 aprile, il primo appuntamento sarà inaugurato dall’esecuzione de La Primavera, una rivisitazione trasfigurata del primo brano dalle “Stagioni” di Vivaldi e Piazzolla che, grazie al carattere allegro e spensierato che la pervade, si allontana dai modelli storici per rivivere dell’energia che ha contraddistinto l’adolescenza dell’autore, dai primi anni di studio al Conservatorio di Roma, all’entusiasmo delle nuove scoperte musicali.
Un brano del 2005 riporta invece al centro la figura di Beethoven, del quale ricorrono i 250 anni della nascita. Scritto per pianoforte, violino e violoncello, Freddo è stato infatti ideato come preludio al Triplo Concerto del compositore tedesco, inserito all’interno della Stagione OPV con tre interpreti d’eccezione (7 aprile 2020).

Il rapporto tra Michele dall’Ongaro e la tradizione musicale impegnerà il secondo appuntamento di Lezioni di suono, previsto per mercoledì 6 maggio, con un esilarante intermezzo operistico capace di indagare le ragioni che hanno evitato l’incontro tra Johann Sebastian Bach e la forma operistica. All’interno di un quadro surreale, sullo sfondo dell’entusiasmo generale che accende l’azione sulla scena, Bach Haus attraversa l’intera storia della musica rivelando e metabolizzando una serie di citazioni musicali che dal Don Giovanni di Mozart a West Side Story di Bernstein, richiamano infine l’opera di Luciano Berio.

Infine il terzo appuntamento, fissato per mercoledì 27 maggio, non poteva dunque che esprimersi in un riferimento al disco del 2013, dal quale verrà eseguito il brano omonimo, Checkpoint. Si tratta di una riflessione in musica sulla necessità dell’individuo di superare costantemente nuove prove, nuovi controlli, così come la commissione di questo brano per orchestra da camera del 2009 rappresentò per il compositore l’occasione per verificare le proprie risorse. Checkpoint diviene, in tal senso, la musica dei molteplici significati che il termine può assumere.

Oltre a rappresentare una delle collaborazioni più prestigiose che Michele dall’Ongaro ha intrattenuto nel corso della sua carriera, l’opera di Luciano Berio, e in particolare il modo in cui il compositore genovese ha ripercorso la tradizione musicale, sarà il tema delle Lezioni di suono programmate da Rai 5 per il 2020.

Biglietti

  • INTERO € 20
  • RIDOTTO UNDER 35 € 20

I biglietti sono in vendita online su WEBtic e dal 15 marzo anche presso Gabbia Dischi (via Dante 8, Padova). Si precisa che i posti non sono numerati: la scelta del posto nella pianta risponde esclusivamente ad una esigenza di carattere tecnico e non è in alcun modo vincolante.


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