Recensioni

L’eleganza del Classicismo brilla al castello di Montegalda

25 Giu 2010

Una serata senza maltempo ha richiamato oltre 500 persone a Montegalda, al limitare delle campagne vicentine con quelle padovane, motivo della nascita nel Medioevo di un castello che presidiava la via fluviale tra Vicenza e Padova. Villa Grimani Sorlini (l’industriale sensibile che negli anni Settanta si innamorò di questo castello trasformandolo da rovina abbandonata in magnifica residenza estiva, grazie al sostegno delle istituzioni e di una sinergia di forze pubbliche) si è aperta al pubblico per l’apertura dei Concerti in villa della Provincia di Vicenza, festival realizzato con Ftv, Regione e Terme Recoaro.
Perfetta l’organizzazione dei trasporti gestita dalla Protezione Civile del Comune di Montegalda in accordo con la Provincia che ha provveduto a mettere a disposizione un servizio con pulmino. Il Castello infatti si erge sopra una piccola collina, attorniato da un lussureggiante verde e si scopre un po’ alla volta, svelando la fattezza di alberi secolari, di angoli legati alle primizie stagionali (le fioriture di capperi selvatici) o all’ordine dei giardini all’italiana, con l’esposizione dal gusto rinascimentale di tante decine di piante di limoni, custodi dell’orangerie.
Un’atmosfera quindi carica di suggestioni, insolita, in perfetta simbiosi con il programma presentato dall’Orchestra di Padova e del Veneto e dal solista, in veste anche di direttore, Enrico Bronzi. Programma classicissimo, ma attento ad evidenziare sfumature, colori, giochi dinamici assai calibrati. Come nella Sinfonia iniziale di Haydn, in sol minore n. 83, conosciuta come “La Poule”, la gallina, poiché nel secondo tema del primo movimento richiama proprio l’andamento e il razzolare della chioccia. Le note puntate ripetute dall’oboe e poi dai primi violini gettano il leit-motiv di questa evoluzione strutturale, ma l’intera pagina si caratterizza per gli accesi contrasti dinamici, che la direzione di Bronzi e la realizzazione interpretativa della compagine hanno posto in primo piano.
Una grazia settecentesca, ricca di equilibri e di chiaroscuri, riscontrabile nell’architettura del quadrilatero del cortile dove gli interpreti si sono esibiti. Uno spazio seppure all’aperto, con una ottima acustica naturale, in grado di farci gustare anche gli arditi virtuosismi di uno dei quattro mirabili e famosi Concerti per violoncello di Luigi Boccherini, l’ottavo in re maggiore, catalogato come G.478, pagina di stupefacente bellezza e di enorme difficoltà tecnica dominato dalla carica espressiva ispirata di Bronzi che al suo Giovanni Palorno ha chiesto le pienezze timbriche ambrate di un basso ma anche le sonorità acute tipiche di un violino. Chiusura sulle note della nota Quinta Sinfonia D 485 di Franz Schubert con un’interpretazione piena di brio, freschezza e profondità musicale evidenziata da un’orchestra senza zone d’ombra e, deposto l’archetto, da un Bronzi direttore animato da una spigliata e comunicativa musicalità. Tantissimi gli applausi e i consensi.

Eva Purelli, Il Giornale di Vicenza ©, 25 giugno 2010, p. 58

Biglietti

  • INTERO € 20
  • RIDOTTO UNDER 35 € 20

I biglietti sono in vendita online su WEBtic e dal 15 marzo anche presso Gabbia Dischi (via Dante 8, Padova). Si precisa che i posti non sono numerati: la scelta del posto nella pianta risponde esclusivamente ad una esigenza di carattere tecnico e non è in alcun modo vincolante.


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