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Quarantacinque volte OPV

21 Set 2010

La 45a Stagione concertistica dell’OPV vede la conclusione di alcuni percorsi tematici avviati negli anni precedenti: quello dedicato alla Trilogia dapontiana di Wolfgang Amadeus Mozart – è il Don Giovanni infatti il titolo inaugurale del programma 2010-2011 – e quello dell’Integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Johannes Brahms, che sarà completato dalle esecuzioni del Concerto per violino e della Sinfonia n. 4 (Thomas Zehetmair) e del Concerto per violino e violoncello (Massimo Quarta ed Enrico Bronzi).
Due progetti significativi, al di là della loro valenza intrinseca, anche per le modalità che ne hanno consentito la realizzazione: da un lato la collaborazione con Claudio Desderi e i suoi laboratori didattici alla Fondazione Musicale S. Cecilia di Portogruaro, dall’altro la collaborazione con il Consorzio dei Conservatori del Veneto, nel segno di un’attenzione mirata all’inserimento professionale dei giovani musicisti.
Queste sinergie ci hanno permesso di ampliare gli orizzonti musicali dei nostri programmi con un avvicinamento all’opera – che è andato di pari passo con le produzioni dirette da Giovanni Battista Rigon per le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza a partire dal 2008 – e con l’approdo al Sinfonismo romantico e alla conseguente espansione dell’organico dell’orchestra.
Due obiettivi che fanno parte di un progetto forte di sviluppo e di crescita, che potrebbe sembrare di controtendenza in tempi di pesanti e crescenti difficoltà economiche se esso non potesse contare sul processo di consolidamento della nostra Orchestra (unica Istituzione Concertistico Orchestrale del Veneto) con la sua prossima trasformazione, per iniziativa della Regione del Veneto, in Fondazione, e sui benefici che potrà portare l’Associazione Amici dell’Orchestra di Padova e del Veneto appena costituitasi e che, significativamente, dedica la sua prima iniziativa all’Omaggio a Peter Maag nel X anniversario della sua scomparsa, affidando a Rudolf Buchbinder l’Integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, in un appuntamento straordinario a fine Stagione.
Appartengono ancora al processo di approdo al Sinfonismo romantico il programma diretto da Hans Michael Beuerle per il tradizionale Concerto di Natale alla Basilica di Sant’Antonio con l’esecuzione della monumentale Sinfonia corale “Lobgesang” di Felix Mendelssohn-Bartholdy, e quello proposto da Anton Nanut e dal violoncellista Boris Andrianov, dedicato a Bedrich Smetana ed Antonín Dvo?ák, che inaugura un nuovo percorso dedicato ai Concerti (per violoncello, violino e pianoforte) di quest’ultimo.
Il classicismo viennese – che dagli anni di Bruno Giuranna e Peter Maag è il fulcro del repertorio della nostra Orchestra – continua ad avere una parte di rilievo, tanto da trovare in numerosi programmi i nomi di Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven (con le Sinfonie n. 1, 3 e 7), ma anche di Christoph Willibald Gluck (con la rara esecuzione delle musiche dal balletto Don Juan) di Franz Clement (il dedicatario del Concerto per violino di Beethoven), di Carl Maria von Weber, programmi affidati ad interpreti del prestigio quali Reinhard Goebel, Federico Guglielmo, Ronald Brautigam, Giordano Bellincampi e Massimo Quarta.
L’occasione delle celebrazioni lisztiane del 2011 ha suggerito invece una interessante articolazione del programma di Daniele Giorgi e Giovanni Bellucci, che esplora il rapporto tra compositori di generazioni diverse: Liszt che rivisita e rielabora Beethoven e Schubert, Joachim che orchestra Schubert.
Avvicinandoci al Novecento e ai nostri giorni troviamo i nomi di Arnold Schönberg e Claude Debussy (Giordano Bellincampi), di Manuel De Falla e Maurice Ravel (affiancati preziosamente nello stesso programma da Christopher Franklin e Roberto Cominati) di Vittorio Rieti e Igor Stravinskij (con le musiche di due balletti legati a I Balletti Russi di Sergei Diaghilev), dell’ultimo Richard Strauss (quello di Metamorfosi e del Concerto per oboe, che François Leleux ha scelto per il suo primo concerto con la nostra Orchestra) e di Gustav Mahler, di cui Sascha Goetzel – nel centenario della morte dell’autore – dirigerà Das Lied von der Erde. Qigang Chen, György Ligeti ed Arvo Pärt, sono invece gli autori che rappresentano la contemporaneità.
Una novità assoluta sarà costituita, per il concerto di Pasqua, dalla prima esecuzione in tempi moderni (Sergio Balestracci e La Stagione Armonica) de La Passione di Gesù Cristo di Ferdinando Paer (Parma, 1810), un oratorio sul celebre testo di Pietro Metastasio.
Ancora nuova per il nostro pubblico – ma già praticata in molte occasioni nei programmi di “Impara l’Arte” – sarà anche l’incursione nel mondo del cinema con la proiezione di “Metropolis” (1927), il celeberrimo film di Fritz Lang nella versione restaurata dalla Friederich-Wilhelm-Murnau-Stiftung con oltre 30 minuti di pellicola inedita, recentemente ritrovati, e con l’esecuzione dal vivo delle musiche originali di Gottfried Huppertz dirette da Helmut Imig.
Un percorso trasversale tra Otto e Novecento, dal Concerto per violino e orchestra di Pëtr Il’i? Tchaikovskij alla Silouans Song (1991) di Arvo Pärt attraverso il neoclassicismo stravinskiano di Pulcinella, sarà infine al centro dell’appuntamento con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, da alcuni anni ospite del cartellone dell’OPV.

Biglietti

  • INTERO € 20
  • RIDOTTO UNDER 35 € 20

I biglietti sono in vendita online su WEBtic e dal 15 marzo anche presso Gabbia Dischi (via Dante 8, Padova). Si precisa che i posti non sono numerati: la scelta del posto nella pianta risponde esclusivamente ad una esigenza di carattere tecnico e non è in alcun modo vincolante.


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  • Concerto di Primavera

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