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Applausi per Philipp von Steinaecker

24 Gen 2011

Vicenda tribolata quella del primo concerto del 2011 di Tempo d’orchestra, al teatro Sociale, ma terminata, come si suol dire, in gloria, con un aperto e meritato successo. Il concerto era quello dell’Orchestra di Padova e del Veneto, buona compagine già più volte ospite, in passato, della rassegna mantovana, prevista con la guida di Franklin ed il solista Cominati, ma soggetta dapprima alla sostituzione del direttore, divenuto il tedesco Philipp von Steinaecker, e poi anche a quella del ruolo del pianista, assegnato infine ad un altro italiano, Davide Cabassi, milanese, 35 anni, una carriera che ha ancora margini di espansione, con all’attivo un accesso alla finale del prestigioso Concorso americano van Cliburn nel 2005. Nonostante ciò non ne ha risentito più di tanto il programma che, sì ha perso le ‘Notti nei giardini di Spagna’ di Manuel de Falla, ma ha guadagnato la Suite orchestrale da ‘Carmen’ di Bizet, accattivante surrogato dell’opera. Il che ha mantenuto quasi intatto il filo originale che sottendeva l’impaginazione, con Francia e Spagna a tessere un disegno di reciproche influenze: un de Falla che si abbevera alle affilate sensibilità parigine (vi visse ben sette anni, a partire dal 1907) per dar vita poi al giocoso balletto ‘Il cappello a tre punte’, disseminato di spunti coloristici originali e moderni; ed un parigino di nascita come Bizet che, qualche decennio prima, va alla ricerca dell’esotico nella Spagna sanguigna dei gitani e delle corride, per ricrearne un quadro dalla suggestione magica, percorso da motivi, ritmi e atmosfere dal potere ipnotico. A lato (à coté, dovrebbe dirsi) il Ravel – ma guarda che coincidenza: era basco e dunque allungava lo sguardo sulla penisola iberica – di due opere davvero magistrali come il Concerto in sol per pianoforte e orchestra e ‘Ma mère l’Oye’, in qualche maniera il giorno e la notte di un compositore che sapeva reinventare la propria cifra caratteristica in un’orgia di dettagli, annodando citazione e favolosa creatività con superbo sapere.
Insomma, un programma magnifico e ben congegnato per il quale, a maggior felicità d’ascolto, si sono aggiunte le valenti prove di tutti gli interpreti: efficace e disciplinata l’orchestra, meglio di altre passate occasioni (e non è sfuggito che al leggio di spalla sedesse il nostro Paolo Ghidoni, cui spettava un compito notevolmente esposto e ben risolto); di spicco l’intervento di Cabassi, che del Concerto ha dato un’impronta estremamente contrastata, sia sul piano espressivo che su quello analitico, illuminando a giorno gli opposti con il vigore di una tecnica solidissima e ben calibrata nei propositi timbrici; ed infine notevolmente lavorata fino agli spunti più minuti, la guida di Philipp von Steinaecker, ricca di un senso profondo e ricercato come di un’emozione intelligente (anche se talora i tempi indulgevano ad una lentezza a rischio di sfilacciamento) e viva. Bella serata, molti applausi e due bis.

Gazzetta di Mantova, 20 gennaio 2011

Biglietti

  • INTERO € 20
  • RIDOTTO UNDER 35 € 20

I biglietti sono in vendita online su WEBtic e dal 15 marzo anche presso Gabbia Dischi (via Dante 8, Padova). Si precisa che i posti non sono numerati: la scelta del posto nella pianta risponde esclusivamente ad una esigenza di carattere tecnico e non è in alcun modo vincolante.


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