Francesco Libetta

Pianoforte

Il New York Times lo definisce: «aristocratico poeta della tastiera con il profilo e il portamento di un principe rinascimentale» (M. Gurewitsch). Su Le Monde de la Musique O. Bellamy dichiara: «Francesco Libetta è l’erede dei Moritz Rosenthal, dei Busoni e dei Godowsky». Si è cimentato in monumentali integrali di Beethoven (le trentadue Sonate), Händel (l’opera per tastiera) e Chopin (tutta la produzione pianistica pubblicata), Godowsky (i 53 Studi sugli Studi di Chopin). Ha studiato Composizione e Orchestrazione con G. Marinuzzi e J. Castérède. Il catalogo di opere eseguite e registrate è articolato: musica per il teatro e per il cinema, con elettronica, acusmatica, cameristica, orchestrale, per strumento solista e orchestra. «Libetta compositore è poeta doctus», ha scritto P. Isotta sul Corriere della Sera. Incoraggiato alla direzione d’orchestra da A. M. Giuri e G. Zampieri, ha presto debuttato dirigendo la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e i Filarmonici di Verona; negli anni ha quindi diretto uno scelto repertorio sinfonico, operistico (Don Giovanni) e da balletto (Lo Schiaccianoci, La Bella addormentata nel bosco). H. C. Schonberg su American Record Guide lo aveva dichiarato: «master of every period or style represented»; Libetta ha eseguito musiche rinascimentali e musica contemporanea. G. Ligeti ha definito «assolutamente magnifica» la sua esecuzione del proprio Etude L’Escalier du diable. F. d’Avalos gli ha dedicato tutte le sue opere per pianoforte solo. C. Ambrosini lo ha voluto solista nella prima esecuzione di Plurimo (Orchestra della Rai). Ha partecipato alla prima esecuzione di entrambi i Concerti per pianoforte di F. Oppo; nel Primo come solista (Festival di Alicante), nel Secondo come direttore (solista P. De Maria). Il DVD del regista B. Monsaingeon sul suo recital pianistico a La Roque d’Anthéron ha ricevuto i massimi consensi della critica francese: “Diapason d’Or”, “Choc de Le Monde de la Musique”, “Raccomandé par Classique”. Francesco Libetta tiene dei corsi annuali di pianoforte per concertisti presso l’accademia SIMA di Lecce. È invitato da concorsi internazionali come presidente di giuria o in commissione (Porrino di Cagliari, BNDES di Rio de Janeiro, Busoni di Bolzano, etc). Ha pubblicato numerosi saggi e volumi su argomenti di storia ed estetica musicale, su autori rinascimentali; ricostruzioni di Madrigali; sulla vita operistica nel meridione d’Italia nel Settecento e nell’Ottocento. Ha fondato la casa discografica Nireo, con cui realizza nuove produzioni e progetti culturali storici (la pubblicazione in trentuno dischi di tutte le registrazioni di Tito Schipa; la pubblicazione di registrazioni inedite di Gino Marinuzzi sr.).

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