David Riondino

Toscano, classe 1952, David Riondino ha lavorato dieci anni a Firenze alla Biblioteca Nazionale. Artisticamente nasce con la generazione dei cantautori degli anni Settanta. Laureato in Musicologia, DAMS di Firenze.
Tra il 1973 e il 1979 a Firenze dà vita con altri artisti al Collettivo Victor Jara. Che inizialmente concepito come gruppo musicale legato al repertorio popolare e “impegnato” si trasforma in gruppo di produzione teatrale. Col Colletivo Victor Jara realizza due dischi, distribuiti dai Circoli Ottobre: “Collettivo Victor Jara” e “Non vi mettete a Spingere”.
Il primo disco con etichette nazionali è DAVID RIONDINO, nel 1978, per L’Ultima Spiaggia, etichetta di Nanni Ricordi. Seguirà la tournée dei Fabrizio De André e PFM, del 1978/79, che Riondino apre per tutta la durata del giro. Segue un contratto con RCA, e la produzione del disco BOULEVARD, arrangiato da Shapiro. Prodotto da Renzo Fantini e messo in distribuzione dalla rivista Tango diretta da Staino, alla quale collabra, è iul disco “TANGO DEI MIRACOLI”, uscito in edicola con illustrazioni di Milo Manara. Seguiranno “RACCONTI PICARESCHI per CGD” (1989), che raccoglie i song dei suoi spettacoli di teatro canzone, “NON SVEGLIATE L’AMORE” (1991), CGD che rielabora in canzone i libri biblici dell’Ecclesiaste e del Cantico, con copertine di Andrea Pazienza e Milo Manara. E ancora “TEMPORALE” (1994) e “QUANDO VENGONO LE BALLERINE” (1995).
Accompagnata da un libro per Donzelli, esce il disco, “ La cantata dei pastori immobili” insieme a Stefano Bollani. È autore della canzone Maracaibo, cantata da Lu Colombo e molti altri interpreti (Raffaella Carrà, Jerry Calà), che è del 1981 ed ha una lunga storia nella musica leggera contemporanea. Partecipa a Sanremo in coppia con Sabina Guzzanti con la canzone “Troppo sole” (1995). Ha vinto il premio Tenco per la miglior canzone con LA BALLATA DEL SI E DEL NO nel 1992.
Il teatro resta comunque la sua attività principale. La sua attività teatrale parte dal “Romanzo Picaresco” (1989) all’esperienza con Paolo Rossi in “Chiamatemi Kowalski” e “La commedia da due lire” (1990), per continuare con “Paesaggi dopo la battaglia” (1991), “Seminario sulla verità” (1992), “O patria mia ” (1993/94) con la regia di Giuseppe Bertolucci e la partecipazione di Sabina Guzzanti, Paolo Bessegato e Antonio Catania ; “Solo con un piazzato bianco” (1996) recital di e con David Riondino, “Peter Uncino”, con Milva su testo di Michele Serra, “Dante Novecento” con Sandro Lombardi, regia di Federico Tiezzi.
Gli ultimi spettacoli realizzati da Riondino rappresentano sempre di più la scelta di un teatro all’insegna della commistione di generi fra poesia, satira, testi classici più o meno noti e musica dal vivo (eseguita anche con complessi bandistici o gruppi di strumentisti jazz o classici).
Ha inoltre participato a diversi progetti creativi per l’editoria, la televisione e la radio, ed è stato direttore artistico di diversi progetti, festival e rassegne in tutta Italia.

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