2022/2023 “Voci d’Orfeo”

Voci d’Orfeo: la 57ª Stagione concertistica OPV

Dal 5 ottobre 2022 al 25 maggio 2023 la nuova Stagione concertistica firmata dal Direttore musicale e artistico Marco Angius esplorerà la figura di Orfeo in musica attraverso l’integrale sinfonica di Mendelssohn, con un approfondimento al grande repertorio sinfonico in parallelo a quello italiano. Tra le novità, l’esecuzione in prima mondiale dei Canti di Puccini e Berceuse 1902 di Respighi. Con la nuova Stagione tornano le prove generali aperte al pubblico per tutti i concerti in cartellone.

Con il titolo Voci d’Orfeo, la Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto presenta la nuova Stagione concertistica ideata dal Direttore musicale e artistico OPV Marco Angius: 14 concerti sulle tracce di Orfeo, di cui uno fuori abbonamento, abbracciano l’integrale delle Sinfonie di Mendelssohn e dell’opera per pianoforte e orchestra di Stravinsky, con un particolare approfondimento al repertorio italiano con musiche di Respighi, Malipiero e Casella, e alcune prime assolute. Sono queste le trame e le traiettorie avviate dalla nuova Stagione OPV, sviluppate alla presenza di musicisti della nuova generazione e di artisti di fama internazionale, che si rispecchiano idealmente nel dipinto di Giorgio de Chirico Orfeo solitario (1972), che diventa così la nuova emblematica locandina.

La 57ª Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto è organizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Veneto, della Provincia di Padova, Comune di Padova e dei Mecenati “Art Bonus” Fondazione Cariparo, APS Holding e l’Associazione Amici dell’OPV.

«Né incantamento tracio, né voce di Orfeo, né rimedio di Febo. Questa frase, tratta dal primo stasimo del Prometeo di Luigi Nono, è forse inconsciamente riemersa mentre cercavo un titolo per la nuova Stagione OPV (la numero 57). Risuona ancora la voce di Orfeo o il suo canto si è ininterrotto? Il percorso della nuova Stagione vuole idealmente individuare trame e traiettorie intorno ai richiami di questo mito, a cominciare dalla locandina di Giorgio de Chirico (Orfeo solitario, 1972): trovo che questo pittore abbia incarnato le due anime della modernità, quella dell’innovazione metafisica e quella non meno affascinante che rilegge, reinventandolo, il Barocco europeo.
Da una visione aerea della nuova programmazione spicca l’integrale delle Sinfonie di Mendelssohn, un Orfeo dell’Ottocento le cui melodie – scozzesi, italiane, amburghesi – risuonano universali e immacolate. C’è sempre stata un’integrale sinfonica nelle stagioni di questi anni: quella di Brahms, conclusasi qualche mese fa, era stata drammaticamente spezzata dal Covid. L’Orpheus di Liszt e quello di Stravinsky, composti a distanza di circa un secolo, confermano la presenza di questo motivo ricorrente nei meandri della storia della musica (qualche anno fa innestai il poema sinfonico di Liszt come Ouverture dell’omonima opera di Gluck). Stravinsky torna anche in un’altra integrale con tutta l’opera per pianoforte e orchestra affidata alla maestria di Maurizio Baglini e cucita intorno a una simmetria degli opposti (Concerto in Re vs Sinfonie per strumenti a fiato). Per la prima volta dopo tanti anni, la Stagione sinfonica OPV avrà anche una spalla-solista, il violinista Marco Rogliano che si cimenterà in un raro lavoro di Respighi. Quello di Respighi non è un nome casuale ma il rappresentante di una generazione controversa, quella dell’Ottanta, che intendiamo esplorare fissando un percorso comune con la Fondazione Cini per la valorizzazione e riscoperta del patrimonio musicale italiano del Novecento.
Una novità assoluta è rappresentata dai Canti di Puccini in prima mondiale, nell’orchestrazione di Marco Quagliarini: si tratta di liriche giovanili e brani strumentali del grande compositore lucchese orchestrati in stile e rivisitati secondo una visione rigorosa quanto accattivante. Accanto al gradito ritorno di Gérard Korsten e Roland Boër – con cui si esibirà il quartetto dei corni solisti dell’OPV – vi saranno importanti debutti: la violinista Antje Weithaas che aprirà la Stagione con il Concerto di Tchaikovsky, i giovani direttori Michele Spotti e Maria Badstue, oltre a Karen Durgaryan, Marco Guidarini, Gábor Tacáks-Nagy, Benjamin Bayl. Ma non dimentichiamo la prestigiosa presenza di solisti italiani come Alessandro Carbonare, Ettore Pagano, Marco Scolastra, Anna Tifu e, ancora, la straordinaria pianista Gabriela Montero, le voci di Carmela Remigio, Leonardo Cortellazzi, Stefano Secco. Wolfram Christ, con cui OPV sta maturando una speciale collaborazione, tornerà in due programmi: con lui l’Orchestra debutterà anche al festival di Lucerna nel settembre 2023 insieme a solisti dei Berliner Philharmoniker che contiamo di ospitare presto anche qui a Padova. La voce di Orfeo torna dunque a risuonare come in eco, accompagnando la creatività e il repertorio di epoche vicine e lontane». Marco Angius

LE SINFONIE DI MENDELSSOHN

Uno dei principali fili conduttori di Voci d’Orfeo è rappresentato dall’integrale delle Sinfonie di Felix Mendelssohn Bartholdy. Il ciclo sarà inevitabilmente inaugurato con la Sinfonia n. 4 denominata “Italiana” (24 novembre 2022), probabilmente il più celebre lavoro del compositore tedesco, accanto a due opere di Schumann di più raro ascolto – Ouverture, Scherzo e Finale op. 52 e il Konzertstück op. 82 per 4 corni solisti – dirette da Roland Böer. L’integrale proseguirà poi con la Prima Sinfonia diretta da Gábor Takács-Nagy (12 gennaio 2023); la Quinta, nota come “La Riforma”, da Karen Durgaryan (23 febbraio 2023); la maestosa Seconda Sinfonia, concepita dallo stesso compositore come una Sinfonia-Cantata sul testo della Sacra Bibbia per solisti, coro ed orchestra con i soprani Carmela Remigio, Rosalia Cid, e il tenore Leonardo Cortellazzi, sarà diretta da Gérard Korsten (30 marzo 2023). La “Scozzese”, ovvero la Terza Sinfonia, concluderà il ciclo con Wolfram Christ sul podio (20 aprile 2023), storica viola dei Berliner Philharmoniker con il quale OPV ha intrapreso negli ultimi anni un intenso rapporto di collaborazione.

DA TCHAIKOVSKY A STRAVINSKY

La 57ª Stagione concertistica OPV dedica un importante approfondimento al grande repertorio dell’Ottocento e del Novecento russo, a cominciare dal Concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky che, nella serata inaugurale, segnerà il debutto con l’Orchestra veneta di Antje Weithaas (5 ottobre 2022). Di Tchaikovsky verrà inoltre eseguita l’Ouverture-fantasia Romeo e Giulietta e le Variazioni su un tema rococò op. 33 con il giovanissimo violoncellista Ettore Pagano (11 maggio 2023), la cui carriera è già in forte ascesa. Oltre alle musiche del balletto Orpheus, a Stravinsky verrà dedicato l’evento speciale Tutto in una sera, che racchiude in un unico programma tutta l’opera per pianoforte e orchestra di uno dei più grandi protagonisti del Novecento, grazie alla maestria del pianista Maurizio Baglini. Il programma sarà inoltre cucito intorno a una simmetria degli opposti per la presenza del Concerto in re per archi e Sinfonie per strumenti a fiato, diretti da Marco Angius. A coronamento del percorso intrapreso si inserisce infine la Sinfonia n. 1 op. 10 di Shostakovich per la direzione di Wolfram Christ (7 dicembre).

CICLO ITALIANO

La riscoperta e la valorizzazione dell’opera di Ottorino Respighi si accorda istintivamente al repertorio russo, del quale il compositore italiano fu un profondo conoscitore. Dopo gli studi musicali a Roma, Respighi approfondì infatti l’arte dell’orchestrazione a Pietroburgo sotto la guida di Rimsky-Korsakov, maestro di Stravinsky. Di Respighi si potrà ascoltare la Suite Gli uccelli (27 ottobre 2022), Poema autunnale con Marco Rogliano nel ruolo di violino solista (12 gennaio 2023), la prima esecuzione assoluta di Berceuse 1902 per strumenti ad arco (9 marzo 2023) e Adagio con variazioni con il violoncellista Ettore Pagano solista (11 maggio 2023). Il ciclo italiano sancisce inoltre la nuova collaborazione tra OPV e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia il cui Istituto per la Musica conserva l’archivio Respighi, quello di Gian Francesco Malipiero, del quale verranno eseguite le Quattro invenzioni per orchestra tratte dalle musiche del film Acciaio (9 marzo 2023), e di Alfredo Casella la celebre Scarlattiana (25 maggio 2023).

DEBUTTI INTERNAZIONALI

Definita “uno dei più grandi violinisti del nostro tempo” dal mensile tedesco Fono Forum, Antje Weithaas inaugurerà la Stagione OPV con il Concerto di Tchaikovsky diretto dal giovane Michele Spotti, che a quasi trent’anni è già considerato uno dei maggiori talenti della nuova generazione di direttori d’orchestra. Tra le nuove bacchette alla guida di OPV ci saranno anche quelle di Maria Badstue, musicista olandese di origine indiana già consacrata dalle maggiori istituzioni musicali e al suo debutto in Italia, e Marco Guidarini, nominato Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica Francese e Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti culturali. Tra gli artisti più attesi della 57ª Stagione OPV rientra Gabriela Montero, pianista venezuelana osannata da pubblico e critica per la particolare predilezione ad accostare interpretazioni classiche a personali quanto travolgenti improvvisazioni alla tastiera. Tra i solisti italiani saranno presenti il violoncellista Ettore Pagano, classe 2003, al debutto con OPV dopo la recente conquista del primo premio al Concorso Internazionale Johannes Brahms (Austria), e il clarinettista Alessandro Carbonare, dal 2003 Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma. Carbonare condividerà il palco del Verdi con il pianista Marco Scolastra, appassionato esperto della musica del Novecento, e il direttore australiano Benjamin Bayl che tornerà sul podio OPV dopo il recente debutto nella rassegna estiva 2022.

PRIME ASSOLUTE

Accanto alla prima esecuzione di Berceuse 1902 di Respighi, un’altra novità assoluta è rappresentata dai Canti di Puccini in prima mondiale nell’orchestrazione di Marco Quagliarini (9 marzo 2023): si tratta di una serie di liriche giovanili e brani strumentali del grande operista lucchese orchestrati in stile e rivisitati secondo una visione rigorosa quanto accattivante.

CONCERTO DI NATALE

Come di consueto, il tradizionale Concerto di Natale (12 dicembre 2022) sarà donato alla città di Padova da OPV. Per l’occasione, la Basilica di Sant’Antonio risuonerà sulle note de La creazione di Haydn, Oratorio per soprano, tenore e basso diretto da Filippo Maria Bressan, con il Coro Città Piazzola sul Brenta guidato da Paolo Piana.

INFORMAZIONI

La campagna abbonamenti avrà inizio a settembre 2022. Gli appuntamenti della nuova Stagione si terranno tra il Teatro Verdi e l’Auditorium Pollini di Padova. Con la nuova Stagione tornano anche le prove generali aperte al pubblico, alle ore 17.00 nella sede del Teatro Verdi, alle ore 10.30 per quelle all’Auditorium Pollini.

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