2017/2018 “Teatri del suono”

La 52a Stagione OPV, Teatri del suono, s’ispira al rapporto ineludibile tra musica e drammaturgia puntando sulla forza rappresentativa del suono sia in senso figurato che reale. Possiamo intendere l’esperienza dell’ascolto come concentrazione del suono che si fa forma o per gli aspetti narrativi che declinano vicende astratte, trasversali alla musica stessa.

L’elemento visionario è proprio della creatività musicale e non c’è suono che non sia specchio della realtà, dell’iperrealtà o del sogno. Al tempo stesso fuggiamo dal mondo presente attraverso la musica e con essa viaggiamo nel tempo, perdendo o ritrovando noi stessi. Il passato come tale non esiste se non in un’accezione pateticamente vintage, nostalgia necrofila di una musica da intrattenimento soporifero; il passato si accumula e ci schiaccerebbe se non fosse percorribile in modo del tutto rinnovato, immaginandolo al presente e al futuro.

Superando dunque la divisione in generi e le limitazioni stilistiche che vogliono collocare le epoche in contenitori d’occasione, siamo animati da una curiosità ellittica per i suoni e i compositori d’ogni tempo che risultino collegati da ragioni e logiche compositive rigorose quanto imprevedibili.

La nuova Stagione OPV toccherà dunque il teatro strumentale presente in opere come Fidelio (con le tre Leonore e l’Ouverture definitiva), negli Intermezzi per Il suono giallo di Alessandro Solbiati (in prima esecuzione assoluta) e in una rara scena lirica di Gounod come Marie Stuart et Rizzio (in collaborazione con il Palazzetto Bru Zane). La parabola del suono come drammaturgia, che si aprirà con Inori di Stockhausen per l’inaugurazione della Biennale Musica di Venezia (per la prima volta nella storia dell’Orchestra), vedrà in seguito una versione a sorpresa di Pierino e il lupo di Prokofiev affidata alla travolgente personalità di Paolo Rossi: un evento che riproporremo in più occasioni ed esporteremo anche a Milano come ospiti della Stagione dei Pomeriggi Musicali al Teatro dal Verme.

In questo percorso è presente anche Mahler, maestro del teatro strumentale: negli ultimi anni l’OPV ha preso una certa familiarità con la sua musica e la presenza della Nona Sinfonia (nella recente versione di Klaus Simon), oltre che dei Rückert Lieder, costituisce motivo di ulteriore, rinnovato approfondimento.

Un’altra novità della Stagione sarà costituita dalle Lezioni di sabato, un approfondimento parallelo impostato come “ripetizioni di musica” affidate, oltre che all’Orchestra, a figure di spicco della musicologia e della divulgazione.

La privilegiata collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, culminata nei passaggi televisivi delle Lezioni di suono su Rai5, prosegue con il nuovo compositore in residenza, Giorgio Battistelli, cui l’OPV ha commissionato una novità assoluta. Battistelli condurrà la nuova serie di Lezioni di suono il cui tema riguarderà i due poli entro cui si svolge il viaggio del suono nel tempo: narrazione e ideazione a oltranza.

Avanti viaggiatori!

Marco Angius, Direttore musicale e artistico
Padova, giugno 2017

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