Myriam Dal Don

Violino

Myriam Dal Don è nata a Belluno dove ha iniziato lo studio del violino. Diplomata a 17 anni al Conservatorio di Trento sotto la guida di M.Spirk con il massimo dei voti e la lode, ha proseguito gli sudi al Conservatorio Superiore di Ginevra con Corrado Romano ottenendo il Premier Prix de Virtuositè con menzione speciale di merito. Successivamente è stata per molti anni allieva di S.Accardo all’Accademia Stauffer di Cremona e vincitrice di una borsa di studio per il Mannes College di New York per un master con N.Beilina. Recentemente ha ottenuto il diploma di viola al Conservatorio di Trento con il massimo dei voti, lode e menzione di merito; allieva di Rocco Filippini ai Corsi di Perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia nella classe di musica da camera si è diplomata con il massimo dei voti e lode.
Ha seguito i corsi di Z.Bron, H.Krebbers, N.Beilina, D.Schwarzberg e C.Romano ottenendo diplomi di merito e nell’ambito dei corsi di Città di Castello ha ricevuto il “Premio Calpurnia”.
Vincitrice del Concorso Biennale Nazionale di Violino di Vittorio Veneto nel 1988, si è imposta in importanti competizioni nazionali ed internazionali (Philips di Milano, Romanini, R.Lipizer, Curci e M.Abbado) ottenendo regolarmente dei premi speciali per l’esecuzione di Bach e dei brani d’obbligo. Ha debuttato giovanissima con l’Orchestra della Rai di Torino diretta da S.Accardo suonando il Concerto di Mendelssohn successivamente eseguito con l’Orchestre de la Suisse Romande e trasmesso dalla Radio Svizzera. Come solista ha suonato con l’Orchestra Verdi di Milano incidendo per la Stradivarius, dal vivo, il concerto di Maderna e ottenendo una eccellente critica su “Le monde de la musique”; con l’Orchestra sinfonica di Sanremo, Heilbronner Symphonie Orchester, la Filarmonia Veneta, Orchestra sinfonica della provincia di Matera, l’Orchestra da camera di Padova con i concerti di Mozart e il Triplo concerto di Beethoven e con molte altre orchestre da camera. Per 5 anni primo violino solista de “I Solisti Veneti”, ha suonato come solista nelle sale piu’ prestigiose (Carnegie Hall, Alice Tully Hall, Teatro Colon di Buenos Aires, Scala di Milano, Conservatorio di Milano, Salle Gaveau, Bunka Kaikan..).
Attiva nella musica da camera, è la violinista del trio C.Schumann ed ha collaborato anche nei Festival di Portogruaro, Sorrento, Teatro Olimpico di Vicenza, Sermoneta, Sessa Aurunca con S. Accardo, R.Filippini, B.Giuranna, F.Petracchi, A.Meunier, M.Sirbu, B.Canino, Rainer Kussmaul, V. Mendelssohn…
Per la Stradivarius ha inciso dal vivo il Concerto di Maderna, Widmung e il Mosè di Paganini nella versione per orchestra d’archi con I Solisti Filarmonici Italiani. Per Amadeus è recentemente uscito un CD con i Quintetti per clarinetto di Mozart e di Brahms con Alessandro Carbonare e l’ Ottetto di Mendelssohn con I Solisti Filarmonici Italiani.
Le è stato conferito il Premio Foyer des Artistes in Campidoglio per la sua attività artistica. Come violino di spalla collabora con il Teatro lirico di Cagliari, Pomeriggi Musicali, Teatro Verdi di Trieste , Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Teatro Regio di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova, collaborando con direttori quali Inbal, Semkov, Ferro, Ashkenazy, P.Steinberg…Nelle Stagioni 2008-2009 e 2009-2010 è violino di spalla con contratto annuale nell’Orchestra del Teatro Comunale G.Verdi di Trieste. Da poco è stata membro di giuria nel primo Concorso Internazionale di Musica da camera per duo in Svezia.
Quale vincitrice del Concorso Nazionale per titoli ed esami è stata titolare della classe di violino al Conservatorio di Matera, Riva del Garda ed attualmente insegna al Conservatorio di Trento. Ha eseguito recentemente l’integrale delle Sonate e Partite per violino solo e l’integrale di quelle per violino e cembalo di Bach per il Festival Duni che si svolge nelle Chiese rupestri dei Sassi di Matera. La sua esecuzione del Concerto n. 8 di Spohr, al Festival delle Settimane Musicali di Stresa, è commentata da “Le Figaro” come “la rivelazione di un immenso talento (…) abbagliante di precisione, agilità e purezza di stile ammirabile”.

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